Storia della disputa sulle donne
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già Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso
l’Università di Bologna e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, è stato membro del Comitato
di Etica dell’Università Statale di Milano. La sua produzione scientifica conta innumerevoli
monografie, saggi e articoli pubblicati sulle riviste più prestigiose. È possibile consultarla
sul suo sito
carloflamigni.it
Per molti secoli e in quasi tutte le parti del
mondo l’inferiorità naturale delle donne e la superiorità naturale degli uomini non è nemmeno
stata oggetto di discussione, le cose stavano così e basta, perché discutere di una cosa tanto
ovvia? La polemica ebbe inizio solo nel XIII secolo e conobbe una svolta dopo circa due secoli a
causa dell’intervento delle donne che decisero di entrare in campo a difesa dei propri diritti.
In realtà la disputa sulla questione femminile, la querelle des femmes, è sempre esistita e non
è mai stata risolta. Ancora oggi le donne sono vittime di violenze e di soprusi di ogni genere.
Per queste ragioni ho scritto questi libri. Mi è sembrato ovvio e naturale dedicare questo primo
libro al tema della violenza.
Questo libro vuole raccontare quello che è
accaduto alle donne per alcuni secoli, la storia di una incredibile e assurda accusa, quella di
essersi messe al servizio di Satana, una sorta di Babbo Natale cattivo, il principale nemico di
Dio, della virtù e della bontà, che per fortuna sta lentamente uscendo di scena ed è addirittura
già scomparso dall’immaginario collettivo e persino da quello di molte comunità di fedeli: la
storia della caccia alle streghe.
Il volume tratta del ruolo delle donne nei
diversi tempi e nelle diverse società, con le inevitabili differenze che conseguono alle
diversità delle culture e delle organizzazioni sociali, con particolare riguardo alla condizione
femminile in epoca greca e romana, esaminando dapprima il mai risolto problema della esistenza
di una società matriarcale.
Il libro tratta degli inizi di quella che viene
chiamata la querelle des femmes e dei primissimi interventi femminili in difesa dei
diritti e del prestigio delle donne. Viene esaminata e riassunta la prima letteratura misogina
(tra le altre cose particolarmente ampia), che preannuncia l’arrivo di una vera e propria
tempesta, quella che oggi viene definita come “la vera querelle”.
La querelle des femmes è giunta nel
pieno del suo svolgimento, ci sono persino uomini colti e stimati che prendono le difese delle
donne. La prima parte del libro è dedicata a un’analisi di come la polemica si svolse nei
principali Paesi europei, mentre la seconda affronta il tema delle cosiddette querelle minori.
Le donne finalmente trovano coraggio e la questione femminile viene affrontata a viso
aperto.
Il libro tratta del modo in cui fu vissuta la
sessualità, in vari luoghi e in diverse epoche storiche, per soffermarsi poi sul problema del
commercio del corpo, del significato e valore attribuiti alla castità, della sessualità
rituale.
Quello che è forse l’argomento più importante che
sia stato oggetto di discussione nella querelle des femmes si trova in queste pagine:
il rapporto delle donne con la cultura e la possibilità che da questo ne potessero derivare
malattie della mente come quella considerata con molto timore dai medici del XVIII secolo, alla
quale era stato dato il nome di “furore uterino”.
Il libro affronta due problemi connessi
strutturalmente tra loro: quello delle possibili diversità tra le capacità cognitive degli
uomini e delle donne e quello della lunga lotta sostenuta, per secoli, dalle donne per ottenere
gli stessi diritti civili che sono stati sempre riconosciuti agli uomini.
© Carlo Flamigni - Tutti i diritti riservati
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